La Pasta, alimento caratteristico del nostro paese, a base di semola o farina di diversa origine, in genere viene cotta in acqua bollente salata e condita con sughi o salse.
E’ sinonimo di tradizione e semplicità, regina della dieta mediterranea apprezzata in tutto il mondo, deve la sua fama soprattutto all’eccellente qualità del nostro prodotto nazionale e alle sue origini antichissime.
Tra le varianti più gustose, si distingue la Pasta Fresca semplice combinazione di farina e acqua o uova, di sicuro una delle colonne portanti dell’alimentazione italiana.
Le prime tracce storiche possono essere ricondotte all’Antica Roma, Apicio parla diffusamente delle “làgane” nel suo “De Re Coquinaria“; ma si concentra sui condimenti, come a lasciar intendere che la loro preparazione fosse talmente consueta da non necessitare di troppe spiegazioni.
Per questo motivo quando si parla di cucina il pensiero corre alla tradizione, al ricordo di antiche sapienze, riprese con cura e rivisitate ma sempre conservando quel gusto di originale e autentico che ha reso celebre un piatto o un ingrediente.
Il sentimento legato alla tradizione culinaria in Emilia Romagna è saldamente connesso a queste immagini, alla terra, ai suoi frutti e alle figure che lo hanno amato, celebrato e lavorato fino ad oggi, portando avanti la passione per il buon cibo riconosciuta a livello internazionale. Tra le eccellenze un posto d’onore viene dalla tavola di Bologna. Non a caso denomita “la Grassa“, con il Tortellino.
Così facciamo un viaggio nel tempo, nei saperi e nei sapori, annusando gli ingredienti e ricostruendo la storia del celeberrimo piccolo scrigno di gusto che è simbolo della città.
Il tortellino racchiude dentro la sua bontà molte storie e ancor più le leggende, scritte e cantate che ne vogliono trovare un’origine. Il suo nome (in dialetto bolognese turtlén, in modenese turtlèin) deriva dal diminutivo di tortello, dall’italiano, torta